indagine bancaria

Indagine Bancaria Persona Fisica e/o Giuridica

Perché richiedere un’indagine bancaria in capo ad una persona fisica e/o una persona giuridica? Come ottenere il rintraccio conti correnti intestati ad un debitore? Come scoprire il conto corrente di una persona fisica e/o giuridica? Controllo conto corrente bancario o postale del debitore: come si fa? Le indagini patrimoniali per recupero crediti quanto possono costare? Ricerca telematica dei beni: è veramente funzionale? E’ sempre necessario ottenere un rintraccio conto corrente con giacenza?

Indagine bancaria: cos’è?

Come il nome suggerisce, si tratta di un’attività investigativa volta a risalire ai rapporti bancari (o postali) di cui è titolare una determinata persona.

L’Indagine Bancaria è frutto di una vera e propria attività investigativa svolta da agenzia autorizzata con Licenza di Pubblica Sicurezza ex art. 134 T.U.L.P.S. e seguenti. Solitamente l’Indagine Bancaria, il rintraccio conti correnti debitore, è finalizzata al recupero crediti.

In buona sostanza, l’indagine bancaria è un’investigazione, fatta sugli eventuali conti correnti altrui, finalizzata a sapere se una persona (in genere debitrice di un’altra) abbia un patrimonio utilmente aggredibile.

Quando richiedere le indagini bancarie?

Trattandosi di informazione bancaria investigata, e non di un assemblaggio di meri dati pubblici, è possibile richiedere un’indagine bancaria solo a fronte di un diritto giuridicamente rilevante, come ad esempio la necessità di recuperare un credito vantato nei confronti di una persona fisica e/o una persona giuridica.

A cosa serve la visura dei conti correnti?

L’indagine bancaria (o postale, a seconda dell’istituto di credito) serve prevalentemente ad individuare tutti i rapporti di conto corrente evincibili in capo ad una determinata persona. Le indagini patrimoniali sui conti correnti sono frutto di vere e proprie investigazioni per recupero crediti.

Come trovare il conto intestato ad un debitore?

Per sapere se una persona è intestataria di un conto corrente, o di altro rapporto giuridico con la banca o con le Poste, esistono due modi:

  • la ricerca telematica dei beni del debitore, autorizzata da apposito Provvedimento del Giudice;
  • il rintraccio effettuato da agenzie di informazioni commerciali investigate che effettuano vere e proprie investigazioni per indagini patrimoniali.

La ricerca telematica dei beni del debitore: cos’è e come funziona?

La prima modalità per effettuare un’indagine bancaria, su una persona fisica o giuridica, consiste nel formulare un’apposita istanza al Presidente del Tribunale competente affinché autorizzi la ricerca telematica non solo dei rapporti bancari o postali del debitore, ma di tutti i suoi beni.

Per ottenere tale autorizzazione, occorre però che il creditore abbia già notificato al debitore il titolo esecutivo (che gli riconosce formalmente il suo diritto di credito) ed il precetto. Solo dopo aver compiuto questi adempimenti si potrà formulare l’istanza (ad effettuare la ricerca con modalità telematiche dei beni da pignorare) al Presidente del Tribunale del luogo in cui il debitore ha la residenza, ovvero il domicilio, la dimora o la sede (quindi previa individuazione del dato certo).

Con l’autorizzazione alla ricerca telematica, il Presidente del Tribunale dispone che l’Ufficiale Giudiziario acceda, mediante collegamento telematico diretto, ai dati contenuti nelle banche dati delle Pubbliche Amministrazioni e, in particolare, nell’Anagrafe Tributaria e in quella degli Enti Previdenziali, per l’individuazione di cose e crediti suscettibili d’essere sottoposti ad esecuzione, comprese quelle relative ai rapporti intrattenuti dal debitore con istituti di credito ed eventuale datore di lavoro.

Terminate le operazioni di ricerca telematica, l’Ufficiale Giudiziario redige un processo verbale nel quale indica tutte le banche dati interrogate e le relative risultanze. L’Ufficiale Giudiziario procede altresì ad effettuare il pignoramento munito del titolo esecutivo e del precetto.

I limiti della ricerca telematica dei beni

Il grosso limite della ricerca telematica dei beni da pignorare sta nel fatto che può essere chiesta solamente al termine di un lungo iter: il creditore deve infatti aver prima ottenuto il titolo esecutivo, che gli riconosce formalmente il credito (una sentenza o un decreto ingiuntivo, ma anche una cambiale può essere sufficiente) e aver altresì provveduto a notificare l’atto di precetto, il quale peraltro ha una validità limitata di 90 giorni.

Chiaramente sia il titolo esecutivo, che il precetto, possono avere dei costi anche rilevanti. Sempre più frequentemente, i creditori, per evitare di intraprendere invano una trafila giudiziaria con il rischio di ottenere un titolo esecutivo (per una sentenza potrebbero servire anche anni) e poi scoprire che il debitore è completamente nullatenente, quindi insolvibile oltreché insolvente, si affidano a società di informazioni in possesso di regolare Licenza di Pubblica Sicurezza.

Quanto costa un’indagine bancaria?

Una visura dei conti correnti intestati ad una persona fisica e/o una persona giuridica ha prezzi diversi, a seconda del grado di approfondimento dell’indagine bancaria stessa.

A seconda del diritto da tutelare o difendere in sede giudiziaria, è infatti possibile richiedere un’indagine bancaria che si ferma al primo conto corrente acceso che rileva, ma anche un rintraccio bancario completo e comprensivo di tutti i conti correnti rilevabili e di una stima della giacenza media.

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