indagine bancaria deceduto

Indagine bancaria deceduto

In caso di decesso di una persona, gli eventuali eredi hanno diversi adempimenti burocratici da svolgere, alcuni dei quali finalizzati alla ricerca dell’effettivo patrimonio del de cuius, tanto che potrebbe essere necessario ricorrere ad un’indagine bancaria su soggetto deceduto.

L’eredità

L’eredità è il patrimonio (patrimonio ereditario – asse ereditario) nel quale subentrano gli eredi per disposizione testamentaria o per successione legittima.

L’asse ereditario

L’asse ereditario è l’insieme dei beni, dei diritti e delle obbligazioni che, in quanto suscettibili di essere trasferiti agli eredi per successione mortis causa, costituiscono l’oggetto della successione stessa.

Talvolta, il patrimonio ereditario può essere totalmente o parzialmente negativo: possono essere infatti presenti, in tutto o in parte, debiti e passività.

Quando non esiste una disposizione testamentaria, si apre la successione legittima a favore dei parenti stretti del cosiddetto de cuius, così come espressamente individuati dal Codice Civile. In tal caso, può essere necessario realizzare un’attività di ricerca per individuare i beni ancora esistenti, nonché un’indagine bancaria sul defunto.

L’indagine bancaria in capo al deceduto

L’indagine bancaria in capo al deceduto consente il rintraccio dei conti correnti intestati al de cuius e può essere utile anche ai fini dell’accettazione o meno dell’eredità.

Con il decesso di un parente e la conseguente apertura della successione, infatti, gli eredi subentrano nella posizione giuridica del defunto.

Perché ciò possa avvenire, i chiamati all’eredità devono realizzare una serie di adempimenti burocratici, come ad esempio pagare l’imposta sulla dichiarazione di successione, rivolgendosi all’Agenzia delle Entrate, entro un anno dalla data dell’avvenuto decesso.

La dichiarazione di successione, a fronte di un patrimonio dal valore non superiore ai centomila euro, non è obbligatoria per il coniuge superstite e i figli.

La dichiarazione deve indicare il complesso dei beni mobili, dei beni immobili e delle liquidità di cui era titolare il de cuius.

Pertanto è necessario sapere se il defunto era titolare o meno di rapporti finanziari. L’esistenza di conti correnti attivi deve essere poi espressamente indicata nella dichiarazione di successione.

I chiamati all’eredità solitamente si trovano in una delle condizioni:

  • conoscono l’istituto bancario presso il quale il de cuius intratteneva rapporti di conto corrente
  • hanno notizie circa l’esistenza di uno o più conti correnti, ma ignorano presso quali istituti
  • non hanno informazioni di sorta su eventuali conti correnti intestati al deceduto

TUTELA DEL CREDITO, in determinate condizioni, offre tutti gli strumenti (indagini patrimoniali defunto) finalizzati ad una corretta indagine bancaria defunto.

Indagine bancaria su un conto corrente noto

Quando gli eventuali eredi sono a conoscenza dell’esistenza di un conto corrente in capo al de cuius, si applicano le disposizioni del c.d. Testo Unico Bancario, che disciplina i rapporti con gli Istituti di Credito.

Secondo l’ordinamento italiano, entro novanta giorni dalla richiesta e a proprie spese, gli eventuali eredi hanno il diritto di ricevere copia di tutta la documentazione relativa alle singole operazioni poste in essere dal titolare del conto (de cuius) negli ultimi dieci anni. I chiamati all’eredità hanno pertanto diritto di conoscere l’ammontare del patrimonio attivo, tramite la lista movimenti e l’estratto conto.

Conto corrente cointestato

Si può inoltre verificare il caso in cui il de cuius avesse uno o più conti cointestati. Giova allora distinguere il caso in cui la firma sia disgiunta dal caso in cui la firma sia congiunta.

Conto corrente cointestato a firma disgiunta

Se il rapporto bancario prevede la firma disgiunta di tutti gli intestatari, gli eredi possono movimentare il conto corrente per la quota di eredità, senza esplicito consenso dei cointestatari.

Conto corrente cointestato a firma congiunta

Se il rapporto bancario prevede la firma congiunta, per effettuare qualsiasi operazione è necessario che tutti gli intestatari del conto corrente appongano congiuntamente la loro firma.

Indagine bancaria su un conto corrente sconosciuto

Quando i chiamati all’eredità, ma anche gli eventuali creditori, non sanno esattamente con quali istituti il de cuius intrattenesse rapporti di conto corrente o quando si ha la necessità di escludere l’esistenza di ulteriori conti correnti, occorre richiedere una vera e propria indagine bancaria.

TUTELA DEL CREDITO, in partnership con le migliori agenzie investigative, società di informazioni commerciali per recupero crediti, ed i più affermati professionisti in campo OSINT, è leader nel delicato settore delle indagini bancarie in capo a soggetti deceduti, individuando (quando possibile) tutti gli istituti evincibili con i quali il de cuius intratteneva rapporti di conto corrente o di carta prepagata.

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